BREUS 15

In Missione con il Tanker dell'AMI





(testo e foto di Mauro Finati & Paolo Rollino)



Gli equipaggi della flotta tanker dell’Aeronautica Militare, nell’ambito della TRIDENT JUNCTURE 2015, hanno operato con missioni giornaliere svolte direttamente dalla loro base di Pratica di Mare.

L’esercitazione si è svolta dal 19 di Ottobre al 5 di Novembre ed ha interessato lo spazio aereo e marittimo compreso tra lo Stretto di Gibilterra e il Mediterraneo Centrale, coinvolgendo numerose basi aeree distribuite tra Spagna, Portogallo e Italia. Sotto la supervisione del Joint Force Command Neaples (JFC-N), il comando alleato con quartier generale a Lago Patria (Napoli), a quella che viene considerata la più grande esercitazione NATO degli ultimi tempi, hanno preso parte oltre 36.000 militari, 140 velivoli ed elicotteri e 67 unità navali appartenenti a 28 nazioni alleate e a 9 Paesi partner.

Per quanto riguarda l’Italia, i rischieramenti delle componenti aeree alleate hanno interessato la Base Aerea di Trapani e, in misura minore, la Base Aerea di Decimomannu. Dall’aeroporto siciliano si sono infatti svolte la maggior parte delle attività aeree alleate, essendovi qui rischierati assetti tattici di Italia, Polonia, Grecia, Canada, insieme con gli E-3A della componente Early Warning della NATO.



Abbiamo quindi colto con grande interesse la possibilità di partecipare ad una sortita di aerorifornimento a bordo di uno dei KC-767T/T del 14° Stormo di Pratica di Mare, nello spazio aereo sopra il Mar Tirreno centrale, all’interno di una TRA (Temporary Reserved Area), centrata più o meno intorno all’ Arcipelago Ponziano. Raggiunta quindi Pratica di Mare in una giornata di inizio Novembre e, effettuati i controlli di rito, ci siamo recati presso le infrastrutture del 14° Stormo per l’imbarco sul velivolo. Per ragioni di sicurezza, come d’uso negli ultimi anni, ci viene richiesto di non citare i nomi dei membri d’equipaggio, sebbene abbiamo potuto incontrare brevemente il comandante della nostra missione, denominata “BREUS 15”, il quale ci ragguaglia su alcuni dettagli relativi all’attività che a breve verrà svolta.

La durata della missione è prevista in circa tre ore; inizio delle procedure di messa in moto e rullaggio intorno alle 14:00 e rientro entro le 17:30. Riforniremo esclusivamente velivoli italiani e precisamente una coppia di Typhoon ed una coppia di AMX che, decollati da Trapani, effettueranno due distinti contatti, prima e dopo lo svolgimento della loro missione.

Nell’arco di circa 30 minuti dal decollo, raggiungiamo la quota operativa assegnata di 18.000 piedi e ci inseriamo nell’orbita pianificata, una specie di stretto biscotto allungato sulla direttrice Nord-Sud. Giusto il tempo di scattare qualche immagine in cabina comando e alla postazione dello specialista addetto al rifornimento quando sopraggiungono i primi clienti; si tratta di una coppia di F-2000A appartenenti al 9° ed al 18° Gruppo Caccia.



Riforniamo solo attraverso il boom centrale, equipaggiato con il classico cestello (basket); quindi, i velivoli si posizionano in formazione in ala sinistra. Appena il tempo di scattare poche foto che, ricevuta l'autorizzazione, il primo caccia scivola dietro al nostro velivolo per iniziare il rifornimento. Lo osserviamo tramite i display televisivi della consolle dell'operatore; l'atmosfera che stiamo attraversando è priva di turbolenze e quindi l'ingaggio del cestello avviene senza difficoltà alcuna. Nel frattempo, il secondo caccia vola tranquillamente al nostro fianco, in attesa del proprio turno. Trascorsi pochi minuti, è la volta del secondo Typhoon di posizionarsi in coda al tanker per il rifornimento. Nel frattempo, il caccia che lo ha preceduto si è posizionato in ala destra. Concluso anche il secondo trasferimento di carburante, i due velivoli guadagnano rapidamente quota e si allontanano per eseguire la missione pianificata.

Trascorrono una decina di minuti ed ecco che si presenta una coppia di AMX (A-11A) del 51°Stormo; i velivoli eseguono la stessa procedura dei precedenti. Questa volta riusciamo a sfruttare un tempo maggiore per le fotografie con i due caccia in formazione stretta.

Terminato anche il secondo rifornimento il KC-767 si riposiziona sull'orbita, in attesa del ritorno dei velivoli. Inganniamo il tempo scambiando quattro chiacchere con il personale presente nella zona di carico ed osservando le attività che si svolgono in cabina comando. Poche per la verità; il comandante ed il secondo ufficiale, una giovane donna, sembrano tranquilli e rilassati; l'autopilota governa l'aereo sulla rotta preimpostata, esegue le virate al momento opportuno e mantiene perfettamente la quota; l'altimetro non si sposta di un piede. Tuttavia, ci accorgiamo che la tranquillità in cabina è solo apparente; l'equipaggio sorveglia attentamente i parametri di volo e controlla con regolarità i display tattici sui quali appaiono l'immagine grafica della rotta ed i simboli relativi al traffico circostante. In apparenza vuoto, in realtà scopriamo che il cielo circostante è pieno di velivoli. Sotto di noi e più a sud orbita SHELL, un KC-130H canadese che solitamente rifornisce i nostri Tornado. 4.000 piedi sopra di noi invece vola TEXACO, il KDC-10 del 334 Squadron olandese che rifornisce gli F-16 polacchi e greci con la sua sonda rigida. Ancora più in alto si trova MAGIC, l'AWACS del NAEWF che mantiene il controllo radar dell'esercitazione; è lui che fornisce il "grande quadro" di tutta la situazione, trasmettendo e ricevendo le informazioni tattiche via data-link ai vari assetti presenti in zona operativa.



In cabina comando, ci colpisce la relativa semplicità del cruscotto. Alla pletora di strumenti analogici, di interruttori e di manopole tipici dei grandi velivoli delle passate generazioni, hanno preso posto gli MFD e la strumentazione digitale.

La missione con cui voliamo non è molto dissimile da un normale volo d'addestramento di avio-rifornimento; tuttavia, il carico di lavoro per il personale di volo è decisamente superiore. A causa dei numerosi velivoli in entrata ed in uscita dalla zona di rifornimento , l'equipaggio deve essere assolutamente certo di trovarsi sempre nel posto giusto ed al momento giusto, allo scopo di evitare potenziali situazioni di conflitto nel traffico aereo. Ai vari tanker presenti in area, vengono assegnati livelli di volo a blocchi o, se vogliamo, strati di cielo di un determinato spessore, all'interno dei quali i velivoli riceventi in carico ad un determinato tanker possono posizionarsi e volare in sicurezza.

E' arrivato ormai il tempo per l'appuntamento con i caccia di ritorno per il secondo turno di rifornimento. Lo si nota perché l'attività in cabina cresce all'improvviso; i piloti, dopo una serie di controlli e di contatti radio, passano al controllo manuale del velivolo ed abbandonano l'orbita di attesa. Ormai si è fatto tardi ed è rimasta ben poca luce per le foto quando la coppia di A-11 si avvicina per il rifornimento. E' l'ultimo per la missione BREUS 15 poiché i due Typhoon, conclusa la missione, hanno già fatto rotta per il rientro a Trapani.

E' ormai buio quando atterriamo a Pratica, rimangono i saluti all'equipaggio e la riconoscenza all'Aeronautica Militare per questa esperienza.

               

           

               

               


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