15° STORMO SAR

PREPARARSI AL FUTURO



(testo e foto di Mauro Finati & Paolo Rollino)




               

               


Il 23 Ottobre del 2008 un HH-3F dell'Aeronautica Militare (MM80981/15-10), mentre sorvolava la Francia diretto a Florennes, in Belgio, per partecipare ad una esercitazione TLP è precipitato a causa dell'improvviso incendio nel rotore principale, causando la morte degli otto membri dell'equipaggio.
Questo tragico episodio ha posto drammaticamente l'attenzione sulla situazione della componente ad ala rotante dell'Aeronautica Militare Italiana ed in particolare sulla flotta degli HH-3F Pelican, in servizio ormai con il 15° Stormo Combat SAR da quasi un trentennio. Questo tipo di elicottero fu acquisito in due serie distinte, prodotte in Italia da Agusta: la prima, di 20 esemplari, venne consegnata tra il 1977 ed il 1982; la seconda, di 15 macchine, venne prodotta tra il 1991 ed il 1992, direttamente nello standard Bravo, ottimizzato per il ruolo Combat SAR. Le macchine della precedente serie furono gradatamente aggiornate in occasione della revisione maggiore effettuata in ditta.
In conseguenza di quel tragico episodio, alcuni correttivi furono necessariamente introdotti nelle ispezioni delle macchine. Ma soprattutto vennero pianificati la riorganizzazione dell'intero comparto SAR dell'AMI, il progressivo ritiro dal servizio del pur valido Pelican e l'adozione di nuovi elicotteri. Per quanto concerne questi ultimi, vennero scelti i modelli AgustaWestland AW139 (HH-139A) quale soluzione provvisoria, e gli AW101 (HH-101 CAESAR), quale elicottero appositamente studiato per il Combat SAR. Alla fine del 2010 venne siglato il contratto di acquisizione dei primi 10 HH-139A con l'opzione di ulteriori tre cellule; dei secondi ne fu programmata l'acquisizione di 12 macchine con l'opzione di altre tre.
Discutiamo ora della situazione attuale e delle nuove sfide organizzative che attendono il 15° Stormo con il Ten.Col. Giacomo Zanetti, in veste di Capo Ufficio Operazioni che ci accoglie per un briefing informativo. Lo Stormo è attualmente sotto il comando del Col. Franco Trozzi.
Il 15°Stormo, il cui motto è "NEC IN SOMNO QUIES" (neppur nel sonno la quiete), possiede una struttura organizzativa complessa, essendo articolata su unità di volo distribuite su quattro basi aeree a copertura di buona parte del territorio Italiano. Dal 5 Ottobre 2010, il Comando dell'unità è stato trasferito dalla base di Pratica di Mare (Roma) a quella di Cervia (Ravenna), da poco lasciata libera dalla chiusura del 5° Stormo Caccia. Presso la base romagnola si trovano anche l'81° Centro Addestramento Equipaggi(CAE) equipaggiato con un TH-500B (NH-500E), due HH-212A (AB-212E) e quattro HH-139A (AW139) e lo 83° Gruppo C.SAR con tre HH-3F. L' 81° CAE è l'unità incaricata dell'addestramento del personale di volo, piloti, operatori di bordo ed aero-soccorritori. Completano la struttura operativa del 15° Stormo anche l'82° Centro SAR di Trapani dotato di tre HH-139A, l'84° Centro SAR di Brindisi, anch'esso con tre AW-139A ed infine l'85° Centro SAR di Pratica di Mare con i restanti HH-3F. Ogni Centro SAR inoltre ha in dotazione un singolo TH-500B con compiti di collegamento, fatta eccezione l'unità di Brindisi che ne possiede due.
Come si può notare, si è voluta evitare la creazione di unità di volo con dotazioni miste, allo scopo di semplificare i processi addestrativi del personale ed evitare complicazioni operative e logistiche. Rimangono quindi equipaggiate con il Pelican l'unità di Cervia e quella di Pratica di Mare. Quest'ultima sarà anche l'ultima ad avere in linea lo HH-3F sino alla sua definitiva radiazione, prevista entro la prima metà del 2014. Non appena saranno consegnate le tre macchine già in opzione infatti, potranno transitare sul 139 anche l'83° Gruppo SAR (entro fine 2013) e infine da ultimo l'85° Centro SAR, ciascuno con la dotazione standard di tre elicotteri.
Per quanto concerne lo HH-101 "Caesar", sarà questo una versione sviluppata appositamente per il ruolo Combat SAR ed Operazioni Speciali. Queste nuove macchine infatti, saranno dotate di avionica avanzata, di sistemi di autoprotezione attivi e passivi, di armamento di bordo, di motori più potenti e della capacità di rifornimento in volo. Gli HH-101 saranno inoltre ottimizzati per la navigazione a lungo raggio a bassa quota, con elevata precisione ed a stretto contatto con il terreno per sfruttarne le caratteristiche orografiche. Attualmente, ne è prevista la consegna ai reparti tra la fine 2014 e l'inizio 2015, con termine produzione entro il 2017. Non è ancora chiaro a quali unità verranno assegnate questi elicotteri, anche se è probabile che sia il 21° Gruppo di Grazzanise a riceverli. Questo reparto già ricopre il ruolo Combat SAR con gli HH-212 ICO. Il Ten.Col. Zanetti ci illustra le principali attività del 15° Stormo. Il suo personale ed i suoi elicotteri garantiscono 24 ore su 24, per 365 giorni all'anno, la ricerca e il soccorso degli equipaggi militari di volo in difficoltà e concorrono inoltre alle attività di pubblica utilità come il trasporto sanitario d'urgenza di ammalati in pericolo di vita ed il soccorso di traumatizzati gravi. Dalla sua costituzione ad oggi, gli equipaggi del 15° Stormo hanno salvato oltre 7.000 persone in pericolo di vita. Alluvioni, terremoti, naufragi, incendi, trasporti sanitari d'urgenza dalle navi in navigazione e dalle isole del Mediterraneo, protezione degli eventi sensibili, hanno visto l'intervento degli equipaggi e degli elicotteri del 15° Stormo. Inoltre, in considerazione della loro capacità di volo offerta dalle strumentazioni specifiche (FLIR, NVG, ecc) gli aeromobili dello stormo vengono spesso impiegati in attività notturne.
Statisticamente rilevanti risultano dunque gli interventi a beneficio della popolazione civile. Le missioni di ricerca e soccorso in mare vengono svolte in collaborazione con le Capitanerie di Porto; quelle su terraferma ed in montagna con l'ausilio del personale del CNSAS (Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico). Inoltre, poichè gli elicotteri del 15° intervengono anche in occasione di calamità naturali, viene attivato il coordinamento con la Protezione Civile. Per quanto concerne l'attività in ambito militare, lo Stormo ha rischierato macchine ed equipaggi all'estero, in occasione di numerose attività operative, svolte anche nell'ambito di alcune missioni internazionali. Ricordiamo brevemente il distaccamento di 4 HH-3F a Cipro durante il dirottamento della motonave Achille Lauro, le operazioni "Restore Hope" ed "Albatross" in Somalia, le operazioni in Bosnia, l'operazione "Antica Babilonia" in Iraq.
Tra le attività più recenti svolte dagli equipaggi del 15° Stormo segnaliamo il soccorso effettuato con un HH-3F dello 83° Gruppo SAR il giorno di martedì 3 Settembre 2013, in aiuto ad un gruppo di escursionisti dispersi nell'entroterra marchigiano. Un altro HH-3F di Cervia è intervenuto nell'Agosto del 2013 per la ricerca di un aliante disperso sugli Appennini marchigiani e del suo pilota gravemente ferito. Il velivolo, decollato nel pomeriggio dall'aeroporto di Rieti, dove stava prendendo parte a una prova della "Coppa Internazionale del Mediterraneo", è stato ritrovato intorno alle ore 23,30 sui Monti Sibillini, nella Provincia di Macerata. Decisamente inusuale invece l'intervento effettuato lo scorso Gennaio 2013, ancora una volta da un Pelican dell'83° Gruppo che ha scortato per più di 30 miglia un ultraleggero in difficoltà, a causa delle cattive condizioni meteorologiche. Il piccolo velivolo si è trovato in condizioni IMC (Instrument Meteorological Conditions) perdendo il contatto visivo con il suolo che lo hanno obbligato a salire al di sopra delle nubi. Un HH-3F dell'83° Gruppo SAR che si trovava già in volo per una missione addestrativa, è stato diretto nella zona dell'ultraleggero. Una volta acquisito il contatto visivo, l'HH-3F ha scortato il velivolo fino all'atterraggio sull'aeroporto di Fano. Senza lieto fine invece l'attività svolta alla fine dello scorso gennaio per la ricerca del Cap. Lucas Gruenther, appartenente al 31st Wing di Aviano, caduto nel medio Adriatico con il suo F-16C durante un volo addestrativo.
L'arrivo del primo HH-139A a Cervia, nel Gennaio 2012, ha rappresentato l'inizio del nuovo corso per il 15° Stormo e l'avvio dell'ammodernamento della flotta elicotteri dell'AMI. Lo HH-139A è basato sulla versione AW-139M ovvero la versione "militarizzata" dell'ormai diffusissimo elicottero medio di AgustaWestland, prodotto in oltre 700 esemplari. In quanto tale, non è quindi una macchina sviluppata specificatamente per l'utilizzo militare ma ne rappresenta un adattamento. In effetti la sua acquisizione da parte dell'Aeronautica Militare rappresenta una soluzione "ad interim" in quanto la dotazione definitiva dovrebbe essere una versione specifica del nuovo AW149 multiruolo, in corso di sviluppo. A questo modello è interessato anche l'Esercito Italiano per la sostituzione della flotta di "Twin Huey" (AB-212 e AB-412). Tuttavia, per quanto concerne i tempi di acquisizione dello AW-149 SAR, molto dipenderà dalle risorse economiche disponibili e, soprattutto, dal superamento dell'attuale grave crisi economica.
In ogni caso, lo AW139 rappresenta una soluzione eccellente per quanto concerne le attività SAR in conseguenza della sua ormai riconosciuta affidabilità e delle sue elevate prestazioni di volo. In configurazione tipica, l'elicottero ha un equipaggio di due piloti, un operatore di bordo ed un ARS (Aerosoccorritore) e può ospitare un massimo di 3 passeggeri. In configurazione trasporto, l'elicottero ha una capacita massima di 14 passeggeri o, in versione MEDEVAC, può essere equipaggiato con quattro barelle. Le prestazioni di volo sono elevate in quanto lo HH-139A può sostenere una elevata velocità di crociera, dell'ordine di 160 kts con vibrazioni sostanzialmente assenti. L'autonomia oraria è dell'ordine delle 2,5 ore, incrementabile di altri 30' con l'utilizzo di un serbatoio ausiliario interno. Con un peso massimo al decollo (MTOW) di 6.400kg (4.500kgs a vuoto), l'elicottero possiede un rapporto peso/potenza molto favorevole che consente utilizzo sicuro anche in interventi ad alta quota in montagna, operatività questa preclusa al pesante HH-3F. L'impianto motore dello HH-139A è basato su una coppia di affidabilissimi turboalberi Pratt&Whitney of Canada PT6C-67C, rated at 1.679shp. In confronto, le turbine T-58-GE-5 del Pelican offrono solamente 1.521shp a fronte di un peso massimo al decollo di 10.000kg (6.200kgs a vuoto). Dalla sua però, lo HH-3F può offrire spazio a volontà ed una autonomia oraria che arriva fino a 5h, sia pure con una velocità di crociera decisamente inferiore. L'equipaggio standard del Pelican, prevede due piloti, due operatori ed un ARS.
L'inserimento in linea dell'elicottero prodotto da AgustaWestland rappresenta il passaggio dalla tecnologia analogica a quella completamente digitalizzata. L'HH-139 è dotato di strumentazione avionica modernissima, con un glass cockpit compatibile con i caschi per la visione notturna (NVG) integrato con uno schermo a cristalli liquidi da 8×10in a matrice attiva e con la possibilità di generare grafici avanzati.
Tutte le informazioni inerenti alla condotta del mezzo ed alla navigazione, sono ora rese disponibili sui cinque schermi MFD presenti sul cockpit anziché disperse su una moltitudine di strumenti come sulle macchine della precedente generazione. Un monitor centrale collegato al GPS fornisce i dati completi di navigazione e mostra la posizione direttamente su una mappa. Un FLIR di ultima generazione Star Safire III (Flir System) dotato di videocamera ad alta definizione con funzione tracking, un faro di ricerca da sei milioni di candele e la piena compatibilità con gli NVG permettono la piena operatività notturna. Le specifiche AMI hanno inoltre previsto l'installazione di un carrello rinforzato e rialzato per consentire l'atterraggio su terreni accidentati e scoscesi. Per il CSAR, l' HH-139A può essere equipaggiato con due pod alari per razzi da 70mm non guidati. L'elicottero, contrariamente allo HH-3F, non possiede caratteristiche anfibie ma può operare in hovering ad una quota minima di 15 piedi sulla superficie dell'acqua. Inoltre, la strumentazione di cui è dotato consente la funzione Homing delle sorgenti radio mediante la triangolazione automatica.
La telecamera del FLIR, controllata dal 2° pilota e dall'operatore di bordo, può essere utilizzata per il controllo del terreno e per il monitoraggio dell'obbiettivo e consente di effettuare riprese notturne. Gli elicotteri sono inoltre predisposti per l'utilizzo di gancio baricentrico (cargo hook) per carichi esterni fino a 2.200kg. Il verricello esterno, dotato di 80metri di cavo, può sopportare carichi fino a 272kg.
L'inserimento in linea dello HH-139A è stato effettuato con l'assistenza di AgustaWestland che ha messo inizialmente a disposizione presso la base di Cervia un AW-139A, per un periodo (1.000 ore di volo), allo scopo di consentire un veloce passaggio macchina ad un buon numero di equipaggi. L'addestramento teorico del personale viene svolto a Sesto Calende, presso la AW Training Academy ove si effettua anche l'attività al simulatore. L'addestramento operativo invece, viene effettuato presso lo 81° CAE. Le procedure SAR specifiche allo HH-139A sono state invece sviluppate dal 15°Stormo con l'assistenza del personale dello RSV (Reparto Sperimentale Volo) di Pratica di Mare. Il CAE è anche responsabile della preparazione in ambito SAR del personale di volo degli altri Corpi Militari Italiani, come ad esempio quello della Guardia Costiera, della Guardia di Finanza, della Polizia di Stato e dell'Arma dei Carabinieri.
Il 15° Stormo trae le sue origini storiche nel 1931, anno in cui fu fondato, alla vigilia di un periodo travagliato e drammatico per l'Italia e per il mondo intero. L'anima del reparto raggruppa pertanto tradizioni guerriere e, nello stesso tempo, profondamente umanitarie. Desideriamo quindi chiudere l'articolo con le parole di un pilota del 15° Stormo SAR: "Il soccorso è una disciplina straordinaria che paga già soltanto con lo sguardo grato e compiaciuto di chi, dopo aver creduto di essere giunto alla fine, per la nostra opera può avere una seconda opportunità".


           

       

       



Un particolare ringraziamento al Cap D'Elia per il prezioso supporto fornito

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2014©Paolo Rollino/pierrestudio