World Economic Forum 2015
a Meiringen




(testo e foto di Alberto Celsan)




           


COMBAT AIR PATROL SOPRA DAVOS
In occasione del Forum Economico di Davos, tenutosi dal 21 al 25 gennaio, le Forze Aeree Svizzere hanno assicurato come ogni anno, la protezione dei cieli sopra la famosa località sciistica istituendo una "no-fly zone" con un raggio di 46 km ed una quota massima di 19500 piedi. La copertura aerea è stata garantita con continuità dalle ore 8:00 alle ore 18:00, mentre una coppia di F/A-18 è stata mantenuta in QRA per le ore notturne. La Forza Aerea Svizzera ha inoltre effettuato voli di sorveglianza e di trasporto di persone e materiali con gli elicotteri, che erano a disposizione anche per supportare la polizia cantonale per il trasporto rapido di unità in caso di emergenza. Circa 4488 i militari dispiegati per cooperare con le autorità civili cantonali, fornendo assistenza nell'ambito della sicurezza delle infrastrutture, nella protezione del personale e nella gestione della logistica.
Quest'anno la base aerea coinvolta nelle operazioni è stata quella di Meiringen, sede del Flugplatzcommando 13 composto dal Flieger Staffel 11, formato da piloti professionisti che volano su F/A-18C/D "Hornet", e dal Flieger Staffel 8, formato sia da piloti professionisti che da riservisti ed equipaggiato con gli F-5E/F "Tiger II". La partecipazione degli F-5 è stata incerta fino agli ultimi giorni in quanto all'inizio dell'anno durante dei controlli di routine su un "Tiger" monoposto era stata riscontrata una crepa su una componente strutturale dello stesso. Tutta la flotta monoposto è stata quindi messa a terra al fine di completare le necessarie verifiche, ma alcuni F-5 sono stati dichiarati pronti all'impiego operativo giusto in tempo per affiancare gli "Hornet" mentre i controlli sui 13 velivoli rimanenti saranno completati nel secondo trimestre del 2015. A causa di questo evento, nelle missioni di sorveglianza sono stati utilizzati anche alcuni F-5E della "Patrouille de Suisse", una rara opportunità di vedere i caccia con la livrea bianco-rossa armati con missili "live".
Il ruolo principale nella difesa della "no-fly zone" è stato svolto dai caccia che hanno fornito il controllo dello spazio aereo superiore, con gli F/A-18 che hanno volato esclusivamente sopra la "no-fly zone", mentre gli F-5 hanno garantito la copertura anche per il resto dello spazio aereo svizzero. La protezione della parte inferiore della "no-fly zone" è stata assegnata invece agli addestratori PC-7 mentre l'intercettazione dei "slow-movers" è stato compito degli elicotteri EC-365.
La sorveglianza aerea è stata integrata dai mezzi dell'artiglieria antiaerea e dalle stazioni radar di terra.
Poiché la "no-fly zone" copriva anche una piccola parte del territorio austriaco, le missioni CAP hanno coinvolto anche l'Aeronautica Austriaca con gli EF-2000 basati a Zeltweg.
Gli F-5 hanno volato solamente missioni diurne, armati di due AIM-9P e di un serbatoio ventrale. Gli F/A-18 sono stati invece impiegati sia di notte che di giorno; la missione tipica, volata con una coppia di velivoli, aveva una durata compresa tra i 90 e 105 minuti. La configurazione standard della coppia di F/A-18 era composta da due AIM-9X alle estremità alari per entrambi gli aerei, due AIM-120C sulle rotaie in fusoliera, uno delle quali (stazione di sinistra) era sostituito nel secondo aeromobile dal pod AN/ASQ-228, utilizzato per il monitoraggio di eventuali obiettivi. Entrambi i caccia erano dotati infine di un serbatoio ventrale con la scritta "STBY 121.50" in rosso, la frequenza di emergenza in uso. Il profilo di missione prevedeva che i due F/A-18, una volta raggiunta la zona di operazione, si separassero per volare in direzione opposta su due rotte parallele per coprire con il radar APG-73 tutto lo spazio aereo assegnato e, se necessario, per raggiungere l'obiettivo eseguendo al massimo una virata di 90°. I piloti sono stati assistiti durante la CAP dalle informazioni ricevute dalle stazioni radar di terra.
Nel caso di sconfinamento di un velivolo non autorizzato dentro lo spazio aereo controllato, la procedura richiedeva che uno dei caccia si avvicinasse all'intruso per ottenere il contatto visivo con lo stesso e ordinare il cambio della frequenza radio VHF in 121.50 per ricevere le istruzioni necessarie a tornare in aree autorizzate o per essere forzato ad atterrare.
Fortunatamente quest'anno non è stata registrata alcuna violazione dello spazio aereo limitato sopra Davos e grazie alla grande efficienza del personale militare ed alle procedure di sicurezza consolidate tra l'esercito e la polizia locale la protezione al World Economic Forum si è conclusa con successo senza alcun tipo di problema o incidente.


               

           

               

2015©AVIOBOOK.com
2015©Alberto Celsan